La nascita dell'associazione
L’associazione Tromboastenia di Glanzmann Italia nasce da un sogno, un sogno di normalità per noi e i nostri cari. Nasce dal bisogno di unità, di confronto, di aiuto reciproco di condivisione di esperienze e di richieste di consigli. Nasce con la consapevolezza che soli non andiamo tanto lontano ma insieme possiamo affrontare tutto. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di dare voce a chi vivendo questa patologia voce non ne ha, a chi si sente solo, non sa come muoversi, non ha idea a quali centri ospedalieri appoggiarsi a chi si ritrova con mille domande e pochissime risposte. L’altro è quello tramite donazioni, creazioni di eventi e quant’altro ci permetta di raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica affinché si possa trovare una soluzione a questa patologia. Siamo consapevoli che non siamo tanti e proprio per questo abbiamo bisogno di tutti voi, perché sognare insieme è molto più bello di sognare soli.
La Malattia
La tromboastenia di Glanzmann (GT) è una sindrome emorragica ereditaria caratterizzata dal prolungamento del tempo di emorragia con una sostanziale normalità del numero di piastrine che però hanno perduto la capacità di aggregarsi in risposta agli stimoli fisiologici.
La trombastenia di Glanzmann e Naegeli è la più nota malattia emorragica ereditaria delle piastrine, per quanto molto rara (incidenza 1 su 1 milione). È caratterizzata da gravi perdite di sangue spontanee dovute al fatto che le piastrine non svolgono il loro ruolo nell’arresto delle emorragie. Alla base della malattia c’è l’assenza o il malfunzionamento della glicoproteina GPIIb/IIIa, situata sulla superficie delle piastrine.
La malattia si trasmette in modo autosomico recessivo, per manifestarla occorre cioè ereditare il difetto genetico da entrambi i genitori. I portatori di una singola copia difettosa sono generalmente asintomatici, solo in rari casi mostrano i sintomi.
Classicamente distinguiamo 3 forme:
- primo tipo: provocato da assenza o marcata riduzione del complesso GP IIb/IIIa sulla membrana piastrinica e caratterizzato da assenza di retrazione del coagulo e assenza di fibrinogeno negli alfa-granuli;
- secondo tipo: i complessi GP IIb/IIIa sono presenti sulla membrana plasmatica, ma sono molto ridotti di quantità, ma comunque in numero maggiore che nel 1° tipo; è caratterizzato da una diminuzione della capacità di retrazione del coagulo e da una diminuzione della quantità di fibrinogeno negli alfa-granuli rispetto ai soggetti normali;
- terzo tipo: altrimenti chiamata forma “variante”, è provocata da un difetto qualitativo del complesso GP IIb/IIIa, piuttosto che quantitativo; oltre ad una quantità normale o quasi normale di complessi glicoproteici è caratterizzato da alterazione variabile della retrazione del coagulo e da normale presenza di fibrinogeno negli alfa-granuli delle piastrine.
Non esiste una terapia specifica per la Tromboastenia di Glanzmann, ad eccezione del trapianto di midollo osseo che però viene effettuato solo in casi rari di difficile gestione.
In caso di gravi sanguinamenti è utilizzabile la trasfusione di piastrine che però, per il rischio di fenomeni di immunizzazione, deve essere utilizzata solo in casi di sanguinamenti importanti, come quelli che possono avvenire dopo traumi o nel post-partum. L’immunizzazione peraltro, oltre che contro gli antigeni HLA, nel primo tipo può avvenire proprio contro il complesso glicoproteico GP IIb/IIIa con conseguente refrattarietà al trattamento con trasfusione di piastrine.
Frequenti sono le metrorragie e ciò implica, nelle donne in epoca fertile, una frequente anemizzazione che può richiedere, oltre che cure ormonali e marziali, anche il ricorso a trasfusioni.
La gravidanza rappresenta una problematica a se stante in quanto l’eventuale trasfusione di piastrine può provocare immunizzazione con formazione di anticorpi materni anti-piastrine che possono interferire con la funzione piastrinica fetale e conseguente elevato rischio di morte intrauterina.
Nelle “piccole” emorragie cutanee o mucose possono essere favorevolmente usati preparati a base di acido tranexamico.
Associazioni Partner
Abbiamo finanziato oltre 2700 progetti e più di 1600 ricercatori per dare una speranza alle persone affette da malattie genetiche rare. Nasciamo nel 1990 per rispondere all’appello di pazienti affetti da malattie rare.
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La Rete delle Associazioni di Telethon contribuisce a far progredire la ricerca verso la cura delle malattie genetiche rare, promuovendo la formazione e la partecipazione attiva dei pazienti e dei loro familiari